COME SI SCRIVE “AUSCHWITZ” *
Dopo il film su Anna Frank i ragazzi
mi chiedono come si scrive “Auschwitz”
un’ unica domanda
asettica e ortografica
che non mi crea imbarazzi
Non mi domandano
quante persone
stipavano in ogni vagone
se l’odio nasce dalla testa o dal cuore
o perché ti scambiavano il nome
con un numero di targa
come se fossi un fuoristrada
In ogni caso ad Auschwitz ci sono stato
All’ entrata c’ era un chiosco
dove vendevano wurstel
e la mia domanda
-quella che a me sorgeva spontanea-
era come si fa
ad addentare carne
in un posto così
Intanto dentro
la gente scattava foto a mitraglia
alcuni addirittura in posa
e uno perfino impostando un sorriso
Guardo i ragazzi
che hanno visto il film
e che nonostante le immagini
di cenere e sangue
non hanno proprio altre domande
A come Ancona, gli dico
U come Udine
S come Savona
C come Como
H come Hotel
W come Washington
I come Imola
T come Torino
Z come Zorro
***
USANDO IL PASSATO REMOTO
Quando il tempo sarà finito
e l’ amore avrà fatto il suo corso
quando ti vedrò come una gazza ladra
e tu come un orso
per noi non ci sarà un rimborso
Nessuno ci ripagherà
del tempo salvato o perso
né basterà pregare
la Dea dell’ Amore o il Dio dell’ universo
quando come ciechi sfioreremo
il braille delle nostre foto
e parleremo di oggi
usando il passato remoto
***
IL CONTINENTE DI CENERE
Il fiume più non scorre nelle vene
Se ne sono andate in fumo le foreste
e la terra sotto il peso del mio piede
e delle bare cede
Anche le albe
perfino le pietre
son troppo fragili e tènere
nel continente di cenere
* Pubblicata nella raccolta “Perché ho smesso di scriverti versi”(Aletti, 2009)