Recueillement
da Les fleurs du mal
Sois sage, ô ma Douleur, et tiens-toi plus tranquille.
Tu réclamais le Soir; il descend; le voici:
Une atmosphère obscure enveloppe la ville,
Aux uns portant la paix, aux autres le souci.
Pendant que des mortels la multitude vile,
Sous le fouet du Plaisir, ce bourreau sans merci,
Va cueillir des remords dans la fête servile,
Ma Douleur, donne-moi la main; viens par ici,
Loin d’eux. Vois se pencher les défuntes Années,
Sur les balcons du ciel, en robes surannées;
Surgir du fond des eaux le Regret souriant;
Le Soleil moribond s’endormir sous une arche,
Et, comme un long linceul traînant à l’Orient,
Entends, ma chère, entends la douce Nuit qui marche.
*
Raccoglimento
da I fiori del male
Due traduzioni:
*
Fa’ la brava, o mia Pena, e sta’ più tranquilla.
Tu invocavi la Sera; essa scende; eccola:
Un’atmosfera oscura avvolge la città,
Agli uni portando pace, agli altri affanno.
Mentre dei mortali la moltitudine vile,
Sotto la sferza del Piacere, questo boia senza pietà,
Va a cogliere rimorsi nella festa servile,
Mia Pena, dammi la mano; vieni qui,
Lontano da loro. Guarda affacciarsi i defunti Anni,
Dai balconi del cielo, in vesti antiquate;
Sorgere dal fondo delle acque il Rimpianto sorridente;
Il Sole moribondo addormentarsi sotto un’arcata,
E, come un lungo sudario trascinato verso Oriente,
Ascolta, mia cara, ascolta la dolce Notte che cammina.
[ Traduzione di Valerio Magrelli. Tratta da “Nero sonetto solubile. Dieci autori riscrivono una poesia di Baudelaire”, Ed. Laterza, 2010. Questa è la traduzione di “servizio”, quella cioè che risulta “almeno sotto l’aspetto lessicale e sintattico, il più aderente possibile al francese” ]
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Stai quieto, mio Dolore, stai calmo. Invocavi la Sera: eccola, scende e un’atmosfera scura avvolge la città, apportando agli uni pace, agli altri affanno.
Mentre la moltitudine vile dei mortali, sotto la sferza del Piacere, carnefice impietoso, va a cogliere rimorsi nella festa servile, dammi la mano, o mio dolore, vieni da me,
lontano da loro. Vedi affacciarsi dai balconi del cielo gli Anni defunti vestiti antiquati, vedi sorgere dal fondo delle acque il radioso Rimpianto;
il sole addormentarsi moribondo sotto un ponte; e come un lungo sudario strusciante ad Oriente, ascolta, mio caro, ascolta la dolce Notte che avanza.
[ Traduzione di Attilio Bertolucci. Tratta da “I fiori del male”, Ed. Garzanti, 1975 ]