*
Cammino, alle otto
con addosso la camicia.
È agosto
chiudo gli occhi e sento
la risacca, io bambino
sotto l’ombrellone
un pisolino.
*
Desiderio di Purezza
nei giorni intravedo trasparenza
sentire dentro l’azzurro.
*
L’aria aperta odora
di fresco e di limone, è una tregua
cadono le paure,
e noi avanti gregari
con sorrisi come elmi
tutto è verde ora,
la nuca è verde, nella nebbia
che acceca i morti e i vivi.
*
VIDEO
Giravo, preoccupato
di conservare le stelle in tasca
aspettandoti.
Non fu un arrivederci:
a volte passano come asce
mali così affilati.
Gratto i marciapiedi
nel buio corroso e scapestrato
mille incroci
e nessuno sembra il mio.
*
Fossero i miei bronchi
larghe sponde di fiume
un pomeriggio qualsiasi
andrei - senza un attimo
di fermo, a specchiarmi
nel Sole e nell'ombra,
con sete di foce
diventare io, vastità.
*
Vorrei darti la calma della sera,
cammino con la notte nella coppola
i passi risuonano e le campane, amore
è il mio pellegrinaggio per te.
*
Quella volta
scendemmo timidi nei fianchi -
nella notte poi sciolta.
Nelle giornate scure mi manca la vita
la tua schiena non è più
la banchina delle mie ore.
Accarezzami le palpebre, ti prego
toglimi dal petto questi lividi.
*
Febbraio gelido
nelle tue caviglie
vedevo la grazia,
mi stupiva qualche passettino che facevi,
mentre ondulavi la bocca
la riva era il tuo volto dorato,
nel mio petto si sfornava il pane.
*
Avevi un aquilone sulla bocca
toccami
io e te quando
ci toccavamo
ero in una tasca celeste.
[ inediti ]
Gianluca Del Prete in uno scatto di Alfredo Valente