Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)
Poesia della settimana
Questa poesia è proposta dal 27/09/2010 12:00:00
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Fantasmi d’Arcadia (inedito)
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Io mi vorrei che queste tue mèmori storie di pètrule levighe e sparse fossero in una sola mano raccolti così unque eddove diversi prolifici semi segni arsi e vitali infinitesimi d’ore dolenti e felici et oracoli di spemi rupestri eppur ancora carezzevoli così ancora sulla rupe teniamoci – che tu non temi ed io non m’abbandoni ad astanze colpevoli narcisi egoismi dolcezze effluvii d’abbondanze inusiti ai sensi comuni sprecati e disutili ai bàratri inviti ai volupti richiami e canti vani e manieristiche nautiche peregrinazioni.
Scorrono pètrule – appunto – per queste stanze carnali e cercano i tuoi spazi minuscoli d’un giorno d’un’ora ond’io orora m’appresto a sfiorare le impronte a rimirare il fermo ricordo qui là dove stai e come sai una ciottolina il bicchiere una seta un sedile un libercolo smarrito sìmule traccia di sguardi dolcidui e lontani e inani risorse d’amore.
Le bateau s’amuse sciaborda indefinite istanze ansioso àlbatro ivre ai bagliori sènsili crede immagini prènsili alla carne consuma residui d’angosce e non prova - risente quantunque il canto di quella attenzione tua sottile umana tanto quanto disumana d’assenza – quanto lontano è questo giorno – oggi – questo mormorìo d’acque prolifica rivelazione d’istinti unici – noi - quanto – io - rivoglia un poco totale disponibile la tua inobbligata fedeltà così che si disvelino à rebours meraviglie oceanine feste sull’acque giovinette grida e lasciti generosi rigeneranti quand’io più che segnali pretenziosi e immeritevoli altro non dia.
Ma tu uccello-donna pacatamente ascolti generosa risposta proponi e ciascun dimentica il dolore je te l’ai dit pour le nuages – avec Èluard – je te l’ai dit pour l’arbre de la mer je te l’ai dit pour tes pansées pour tes paroles toute caresse toute confiance invano poiché il volo ampio è muto finché non lascerà insincere fredde captive classiche scenografie finché alle improbabili rive d’Arcadia non s’arresterà atona e silente la notte degli archi.
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