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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 23/03/2015 12:00:00
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In sottrazione - inediti

di Nicola Romano (Biografia/notizie)

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VENTO

 

Fan tremare lamiere

queste bordate di vento

che dicono del nord

e mentre sopra i prati

la frasca ondeggia

e addiaccia il farsi sera

nuvole grasse abbottano

nel cielo latte e cenere

Sulle labbra indurite

si posano a folate

polvere e firmamento

stelle cadute e lune

scese dai grattacieli

Vanno per l’aria

i trucioli del mare

che doravano

in braccio alla controra

quando un prodigio

d’indaco increspato

sovrasta il senso

ambiguo delle cose

 

Eppure so di esistere

in questa turbolenza

di stagione, io

distinguibile coccio d’universo

finito tra i parcheggi dei viali

Perfino il vento non sarebbe vento

se insieme a frasche nuvole e lamiere

non fossi anch’io

che come foglia tremo

 

 

IN SOTTRAZIONE

 

Ho fatto caso

e non è percezione

che il tuo parlare

è spesso in sottrazione

(togli quella camicia dalla sedia)

minimi inviti

da tenere in conto

(leva l’accappatoio da sopra il letto)

e nel ristagno

d’una vicinanza

(dovresti dimezzare le porzioni)

segue di getto

un monito alle spalle

(ed elimina qualche sigaretta)

 

Non discuto

gli appunti repentini

che mirano a perfette soluzioni

ma grido solamente

che già carente è l’orbita che passa

e che bada a tenerci fra le spine

se del tanto che era

rimane solo l’angolo con l’osso

 

quindi

 

non punzecchiamo più

col segno meno

questa vita

già smunta e dimidiata

 

 

CAROSELLO URBANO

 

La prima mossa scaglia

dentro un mattino lindo e pettinato

con le strade che sanno di cambusa

dove stipano andazzi e storie strambe

 

*

Tutto il mondo è paese

ma si palesa povero il paese

che ha ciuffi di gramigna sulle porte

mentre qualcuno canta

come se oggi fosse il paradiso

 

*

Si trascinano trolley di mattina presto

due cani che baruffano al guinzaglio

sbadiglia un filippino alla fermata

un vecchio è col barattolo d’urina

ed un podista sgamba sull’aurora:

il sole è basso

ma il giorno già s’è acceso

 

*

Tranquillo volge

il calpestio del corso

che sfiora un luccicore di vetrine

coi manichini calvi e bluse fini

Ma sobbalzano platani e scaffali

per il continuo strepito

di allarmi e di sirene

 

*

Sembra che la città cambi ogni giorno

calcomanie grattate un po’ alla volta

pezzi di storie duri da narrare

con l’inutile sapienza dei ricordi

Ma già qualcuno disse panta rei

senza la musica

che usciva dai drug store

 

 

 

Poesie vincitrici della prima edizione (2015) del Premio Letterario Nazionale indetto da LaRecherche.it: Il Giardino di Babuk - Proust en Italie

 

Leggi l'eBook del Premio

 


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