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al testo di Alessandro Vetuli
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Uomini in fila Imprigionati in lunghe catene di luce Circolari vite di ferro Legate l’una nell’altra. Abbiamo dentro Un penitenziario di angeli Che attendono di essere liberati , Siepi che bruciano Il mio piede lavico Che si posò per la prima volta sul tuo cuore Della gente seduta sull’acqua Che c’aspetta , La riunione delle stelle Tenuta a porte chiuse negli sguardi Una sorta di parola messianica Nascosta nella poesia È questo il grande potere del poeta , Poter semplicemente raccontare una favola O tenersi in comunicazione con lo spirito del tempo. |
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