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Partenze e promesse. Presagi

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Partenze e promesse. Presagi di Alfredo Rienzi, puntoacapo Ed., 2019
Motivazione critica per l'assegnazione del 3° premio -
Concorso Chiaramonte Gulfì, 28 luglio 2020
 
di Gianluca Asmundo 
 
 
"La parola che, detta, si dissolve": l'incipit della silloge reca in sé un affascinante slittamento rispetto alla nota enunciazione di Emily Dickinson, manifestando la personale poetica di Rienzi. Convince l'originalità della dialettica fra i contenuti, scorti tra dissolvenze di luci e ombre, e una voce in grado di dar forma plastica alle poesie, nello svolgersi di una raccolta nella quale si assiste a una modulazione dei temi e dell'èpos che la rendono un unico poema affrescato su pietra o narrato e trasmesso oralmente, consci del valore del buio e delle sue possibilità germinative. In un universo poetico e lessicale dalla spiccata musicalità, l'autore costruisce un dialogo senza soluzione di continuità con una natura che è ancora linguaggio, improntato all'appartenenza o alla ricerca della stessa pur accettando l'erranza, e al "riannodarsi di fibre" calcando orme di generazioni passate e future, in spazi dimensionati dal tempo di aurore e tramonti. Emerge un lavoro dall'alto valore concettuale in merito al tema dell'impronta lasciata dal segno e alla relazione liminale tra i due elementi: nell'indefinitezza consapevole della linea d'ombra di una parola transitoriamente bagnata da luce arcaica, si svela una densità intravista, che rimane in parte inafferrabile, ma in parte percepibile e immaginabile.
 
 

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