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al testo di Gianfranco Aurilio
Lo struscio
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Che turbamenti! E il cuor sospira. Occhiate e sguardi che timidezza nasconde, così è il mondo, che passione reprime, naturalezza copre e vergogna infonde. Amor mancati che fantasia ricama. Simpatie furtive da un gran segreto avvolte. Sorriderti vorrei e altrettanto tu vorresti, ma sconosciuti rimaniamo e a capo chino proseguiamo. Perché, Amor, paura incuti e al tuo apparir la nostra mente offuschi? Basterebbe amore a colorare il mondo. Ma se d’amor si vive d’amor si muore, se amor si cerca da amor si fugge. Al veder lo struscio il mio cuor si gonfia e per l’uom deriso gran pena provo.
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