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al testo di Annalisa Scialpi
Tramonto
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Ho sentito il dolore nello stridio d'un gabbiano affacciato alle reti rosse. L'albume del cielo sussurrava sinistri pensieri alla sabbia complice della fatica del restare mentre, al molo, giovani svendevano allegria tra bottiglie d'oblii da cui bere passaggi. Solo il tramonto se ne stava cheto a strappare a morsi d'indaco e viola una crostacea fiaba d'immortalità.
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Angelo Naclerio
- 27/06/2024 18:41:00
[ leggi altri commenti di Angelo Naclerio » ]
Splendida -ma laggettivo è insufficiente- ultima strofa Annalisa, a mostrare con fresco slancio che Poesia sa e può volare dal nostro quotidiano particolare ad immortale universale. Niente di facile naturalmente, come la tua scrittura ad ogni passo segnala. Un poetico forte abbraccio
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Jean Jacques
- 27/06/2024 13:10:00
[ leggi altri commenti di Jean Jacques » ]
In queste tre tue ultime una costante presenza di "immortalità" ma anche un riecheggiare reiterato della "fatica di restare". Spiazzante.
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