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Equitaglia

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Nella terronia d’Europa, l’Itaglia, siamo tornati in clima di piena Inquisizione,

se abbiam sventura di trovare un cedolino verde nella cassetta della posta

il non sapere mai cosa ci aspetta riduce i disgraziati in stato di fibrillazione:

multa, comparizione, istanza di suicidio, cartella di un’imposta

magari inventata, la sera prima, dalla Corte dei conti Vlad

non so, una tassa sulla disoccupazione, sull’aria, sull’usura degli ipad,

ogni nuova tassa rende la confessione di reddito una sorta di sciarada

da strappare sotto l’attenzione vigile del novello Torquemada,

di solito burberi esattori InEquitalia o finanzieri con la terza elementare

addestrati, con l’esperienza delle escort, a scovar qualcuno da succhiare.

 

Facciamo i conti coi conti Dracula, i conti con 945 inutili bare,

che si difendono, art. 67, dietro un cervellotico divieto di mandato imperativo

un divieto che all’italiano medio ha il sapore del divieto di mandar tutti a cagare,

il referendum, scientemente, essendo consultivo, abrogativo, mai destitutivo

consente che il bene statale diventi un beneficio da dinasta

servono soldi a pippar cocaina, andare a zoccole/trans, cenare a caviale ed aragosta,

e i servi della globa(lizzazione), incatenati agli uffici di collocamento, a vivacchiare

con 1.000€ al mese non hanno nemmeno l’energia di protestare

contro una classe di dominatori corrotti, ignoranti, ridotti a meri pr

tanto mediocri da far pena addirittura alle Br.

 

Facciamo i conti, ad esempio, con una delle nuove originalissime vaccate

il redditometro è l’ultima versione della gogna

che, con una tolleranza del 20% tra uscite e entrate

equipara, senza un minimo di vergogna,

il disoccupato che, con 1.000€, ne spende 1.201

il crasso dirigente di Equitalia che, con 1.000.000€ di reddito, ne spende 1.200.001

ballano, insomma, 199.800€ tra i due evasori “virtuali”,

che, ai fini della lotta all’evasione, meritano nel nostro ordinamento i medesimi strali,

l’uno, magari, in un attacco di idiozia, per essersi mangiato a colazione due brioche,

l’altro, impunito viveur per mantenere nei due box di Montecarlo sette Porsche,

terrorizziamo i redditi bassi, con continue lettere di certificazione,

tanto mister 1.000.000€ di reddito non manca dei mezzi d’affittare l’intera Cassazione.

 

Davanti ad uno stato usuraio che massacra, indistintamente, in nome dell’equità fiscale

il disoccupato che lavora in nero e l’amministratore delegato di una multinazionale

non resta che tirare un’amara, disperata, conclusione:

la camorra, almeno, chiede i soldi in anticipo e ti garantisce protezione.

 

[Cherchez la troika, 2016]

 

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