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al testo di Arcangelo Galante
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Sopra il blocco della porta del palazzo, un piccolo blocco bloccava l’andazzo. Nel tentativo di sbloccare quel blocco, arrivò un tizio, e si chiamava Rocco.
Rocco, con forza, con il fiato sospeso, tentò di sbloccare quel blocco difeso. Ed ogni qualvolta tentava lo sblocco, sol un blocco stringeva, come l’allocco.
Un giorno, Rocco chiamò un suo amico, esperto in sblocchi, di nome Federico. Egli arrivò col cacciavite e un martello, deciso a sbloccare quel blocco monello.
Con un colpo deciso, lo sblocco tentò, ma il blocco resisteva, era un vero sfottò. Rocco e Federico, mostraron la scorza, provaron insieme, a sbloccarlo con forza.
Alla fine, il blocco cedette allo sblocco, la porta si aprì con un leggero schiocco. Rocco e Federico, stanchi ma contenti, brindarono allo sblocco e ai loro tormenti.
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