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al testo di Rosetta Sacchi
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divagazioni
Se proprio devo salire quei gradini e sostare sul palco voglio farlo in una nuvola di fumo compatta tra il fucsia e il blu come un cantante rock.
Dove si mettono le mani quando si sta dritti? E i piedi uno leggermente davanti all’altro? Il ginocchio flesso… e gli occhi, cosa guardano gli occhi quando stanno per pronunciare il tuo nome?
Il cuore è a mille, ma io sto pensando a te. Salvami dalla contrazione salvami dagli applausi e dal chiasso della platea.
Non m’ accorgo d’un flash neppure se m’acceca così ti penso e tu mi dici sorridi ed io sorrido, ma sorrido solo per te che in me sempre hai avuto fede.
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