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al testo di Dereck Louvrilanm
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Ho lasciato che l’ora venisse mentre un mezzo parallelo ci divideva. E contavo sulla tua resistenza contratto in un corridoio aereo a modo di confine tra morte e viaggio, a modo di allontanamento o di arrivo. Ero consapevole che un nuovo percorso contiene già le orme da lasciare: l’insopportabile è scoprire quali troveremo profonde, per calzarle di piante con la naturalezza dei tallonamenti. Diecimila albe fanno diecimila vite o più come miliardi di gocce fanno miliardi di sangui tuoi che mi attraversano e tu da diecimila notti corrobori la stessa nota mancante che meglio non canto.
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