LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Ivan Pozzoni
Www

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

Il web è una cosa strana,

la libertà dell’ignorante regna sovrana,

dicevano i latini, dal mento volitivo, della lega anseatica, necesse est navigare,

e ci si trova imbrigliati nella rete come cozze messe a corrente da lampare.

 

Ci immergiamo, ogni santo giorno, nella melma del World Wide Web

senza bussola, come turisti nomadi intimiditi alla ricerca di un Club Med,

siamo incalliti e spensierati come membri di una neo-avanguardia

imbarcati, veri coatti, nelle cabine della Costa Concordia,

incuranti che a forza di navigare si finisca davanti ad un machete,

nella jungla sadomaso dei webmaster t’imbatti sempre in un webete,

disponibile a imbavagliarti in un rapporto di connessione / sconnessione,

convincendoti, senza fatica, d’esser tu il set da circoncisione.

 

Questi miei stupidi versi dove andranno mai a parare,

se qualunque palla finisce in rete senza possibilità di verificare,

senza opportunità di criticare, ti saltano addosso in branco, come neo-fascisti,

fasci in fasce con in bocca un biberon da insaziabili etilisti,

davanti all’uomo webete ogni ragionamento cade,

l’aristocrazia del web si incentra sulla marca di De Sade,

«lasciate ogni speranza» o voi che entrate, in blog

se avete il torto di non spartir merende col barone Sacher-Masoch.

 

La verità è che navigare è diventato un dramma,

senza aver attaccato all’USB del tuo Pc i fili dell’elettroencefalogramma:

chi non ha intuito che il www sia diventato un outlet,

sia condannato a osservar la rete come Boris Beckett.

 

 

[La malattia invettiva, 2018]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Ivan Pozzoni - 12/06/2024 05:10:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Webete l’ho inventato io, come termine. D’altronde se sei un arista, se non inv3nti un nuovo linguaggio, che artista sei. Sei un dilettante come Francesco Di Girolamo. Webete è stato riutilizzato dai miei colleghi del dipartimento di sociologia del diritto nelle loro ricerca sulla Generazione selfie (ventenni e trentenni).

Io li ho subiti, li ho sterminati tutti.

Chi cazzo è Pozzoni?

Questa te la devo sottolineare:
La verità è che navigare è diventato un dramma,
senza aver attaccato all’USB del tuo Pc i fili dell’elettroencefalogramma:
chi non ha intuito che il www sia diventato un outlet,
sia condannato a osservar la rete come Boris Beckett.

Più di così, non c’è riuscito nessuno.

Amen

LIVIA. Livia chi? Fatti riconoscere, ci sono i messaggi. Così, da storica, mi documento su uno dei tuoi centocinquanta libri.

 Livia - 11/06/2024 12:55:00 [ leggi altri commenti di Livia » ]

Mi sa che hai ragione su questo bistrattato web (Webete non l’avevo mai sentito!). Usandolo bene, il web, è una marea di belle e preziose cose, usandolo da webete si capisce che le congregazioni rappresentano una vera lobby. Esistono cordate di gente pronte a sputarti addosso, l’invidia, lo spirito di branco, la maldicenza non è diversa dal reale, direi un po’ più spinta perchè coperta dal velo dello schermo.
Ciao Pozzoni, indignarsi è ancora una bella forma di partecipazione :-)

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.