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al testo di Ivan Pozzoni
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La lavatrice non sai quanto mi costa, mando i panni da lavare a mia madre, lei non vive una vita da peltasta risponde alle mie lacrime con parole leggiadre.
Le mie lacrime che son tutte destinate, alla pioggia dei tempi passati, alle donne non ancora cavalcate agli uomini non ancora camerati, alle sagome non ancora fucilate in un giorno di illegittimi abigeati.
La sola donna che io abbia amato vive a Gaeta e di me se ne frega bevo ettolitri di bicarbonato e, del resto, non valgo una sega, canto i miei versi in modo stonato abito gli occhi di una malastrega non mi interessa di avere un apostolato, di bestemmie dette da chi non prega.
[inedito, 2024] |
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