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al testo di Franco Marangoni
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Al tiepido sol della terrena casa Dove, assorto, il salino navigator la mente di ricordi intasa, Scosso fu da un fruscio d’ali E subito il cultor di scienze naturali Conobbe il melodioso canto Di una cinciallegra accanto. Vide lo squittir del nido E disse a sé “agli affetti io mi affido”. Passò davanti alla sua mente Distesa d’acqua e gente E colori e rumor Tutto amplificator Forse di niente. Fuggevol il rimembrar di corde e cavi E non più l’irrequieto nocchier che t’aspettavi. Lo sguardo pose all’implume focolare E la cartacea sua pelle Che tutto vide di cose belle Una lacrima dentro fece colare. È così la nostra vita Di picciol cose scolpita E nel tempo che a noi rimane Via le nostre beghe quotidiane E ascoltiam della natura le note arcane. |
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