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al testo di Robert Wasp Pirsig
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Si sa che nell’erba ‒ pure incolta o ignorante ‒, le greggi muovono le mandibole più che l'occhio del ciclope. E siamo consapevoli che il ciclone è nell’aria una guerra tra elementi cosiddetti avventori del locale. Ma davvero davvero ciò che entra nella carne prende sapore a memoria? Questo mi chiedevi, Antifo dal bianco chitone, e risposi con una gemma da orto retore: e se Paride avesse informato il re padre delle sue intenzioni, più che informarsi della regina da ratto, quali dei tanti sarebbero ancora con noi? Il sangue non è aereo ma schizza nello spazio spinto dal cuore oltre il necessario, se tanto tanto se ne fa mansione. Uno shuttle lanciato nell’orbita di pachamama, che mi piacerebbe conoscere, Antifo. La tua linfa cola dai denti del monocolo gigante lì impalato per avere tregua. E fu la fuga a renderci soli con tutta la luce che venne dopo. Come ti dissi sul pontile, quel che atterrisce nella partenza per la guerra è di farla in tempo.
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