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al testo di Arcangelo Galante
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Cantan gli uccelli carme d’amore, il nuovo giorno rivestendo a festa, fiume di sangue, rosso dal dolore, scorre nel gelo e più non s’arresta.
Della verità giammai si accontenta, l’anima sola, in qualche maniera, forse perché, sentendosi in tormenta, par ch’ella vivesse in terra straniera.
Eppure, col verdetto della guerra, sempre più forti si fanno i rumori, al fin del cinguettio, bramo a terra, palpito sogno di pietosi cuori.
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