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al testo di Giuseppe Stracuzzi
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l’acquerugiola dolce del mattino che apre il giorno ad altri itinerari tinge di riflessi gli attimi appiccicati all’onde delle notti insonnolite, il sole non traspare all’orizzonte, sembra confuso si posa piano sulle note escluse, il cuore redarguito si è nascosto, ora è tornato fioco e scolorito come un bimbo in castigo dona al silenzio un qualche pianto muto. Siamo al punto che l’alba sgrida il sole, le siepi desolate dell’inverno ed il pensiero carico di spine costruiscono i versi dell’addio … ma tu ci sei, sento i tuoi passi dietro i miei pensieri, l’amore disilluso a lume delle ombre sereotine stacca dal cielo fiori di parole. |
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