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al testo di Domenico De Ferraro
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PASSERO’ UN ALTRO NATALE
Passerò un altro natale a pensare di poter stare meglio Passerò un altro natale pensando tutto quello ho scritto E solo frutto di questo mia fantasia di questo mio povero vivere Passerò un altro natala a pensare di potercela fare Di poter volare di nuovo Di poter crescere Di poter credere Di poter saltare il fosso Di poter cantare Di essere quella fiamma ardente nel buio Passerò un altro natale ad aspettare giunga un altro natale Passerò oltre queste condizioni inumane Sospeso sull’eliotropo nella egocentrica conclusione vertiginosa , girevole, cangevole vivere. Figlia di una gloria antica, figlia di un altro epitaffio Passerò un altro natale nella calda visione avvolgente il pensiero di una possibile redenzione. Passerò quest’ore sacre in una vita insignificante, ignudo. Andrò a piedi nudi sulla neve mentre la vita mi sputerà in faccia Con al seguito tutte le disgrazie di questo mondo. Passerò verso un altra conclusione ed una altra avventura letteraria. Passerò in un altro sognare In un altra forma metrica simile ad un canto gregoriano. Bigotto e formato di tanti eufemismi. Figlia di questa povera passione Passerò un altra festa Sentirò un altra messa Sentirò un altro passo Sentirò un altro verso Ingurgiterò un altro pasto nudo Tutto quello che ho da dire per rime E come si diviene per altri intendimenti diretti in povere ragione metafisiche Figli di giorni pigri Figli di nessuno e altri eventi surreali. Di altre opportunità iconoclastiche Di altri natali incantevoli Di altri babbi natali sballati Urlanti nell’ interno di un condominio Altri demoni saltati da nulla Altri misteri eleusini Altre corse verso l’ospedale Tutto nelle sere di natale Passerò tutto ciò in questo amore Tutto la mia stravagante vita Ed ogni passo ed ogni verso Ed ogni brusio si perderà nell’aria agreste Nel perdurare di altri idiomi Estasiati saremo nelle sere di natale Con in bocca un canto del natale Che eleva al cielo tutta la nostra vita Tutta il divenire per altre forme E altre opportunità teologiche Altre porte chiuse alla fine del percorso Altri natali con cui essere noi stessi Altre i natali passati vicino al fuoco Passati ad attendere l’amore
Che freddo faceva andando avanti Quando sono passato ad altra vita. Quando sono passato in altri intendimenti Attraverso la magia delle parole Bibliche e marinesche Metriche cremate piene di creme pasticciera. Con tanti cromosomi di corsa verso il sacro ovulo. Questo natale andremo a ballare insieme. Al caldo dell’inverno nelle balere del volere Sopra quella casa di quel nostro amico Passerò il natale in silenzio ad aspettare passi Questo natale vecchio tanto vecchio Il quale non ha più nulla da dirmi. Non ha più la forza di credere di essere il natale. Un canto l’accompagna un sogno un bagno nel mare dell’incoscienza Un dilemma arde nel credere Nell’ ascoltare il grido della civetta Tutto scorre nell’incanto del natale Tra alberi grandi come grattacieli ricolmi di luci Pieni di palline dai visi strani e goffi
Passerò il santo natale ad aspettare questa guerra finisca Intanto l’inverno avvolge Kiev Saremo tutti a mosca a giocare a mosca cieca Andremo tutti insieme al fronte Seguiremo il pontefice in pompa magna Con in testa il prete di strada in preghiera Nel pianto di questa vita infinita Con questo passo arriveremo al natale ortodosso Arriveremo colmi di gioia e preghiere Arriveremo in testa ad altre conclusioni Arriveremo dove sono arrivati altri prima di noi Arriveremo nella santa di notte di natale Con tanti buoni propositi Con il santo pontefice Con questo idioma latino Con questa faccia piena di schiaffi Con questo timore di non farcela Ad essere noi stessi Saremo giudicati ed assaliti Saremo uomini e santi Saremo le tante palline sopra l’albero di natale Saremo questa povera preghiera Saremo il male ed il bene L’idioma all’ idrogeno che esplode Nell’effimera definizione dell’essere Un natale senza pace Senza amore senza male che natale è Ascolta il tuo cuore figlio mio Ascolta la voce del vento Ascolta il tempo che passa Ascolta la tua voce Ascolta il credere mendace La forza dentro di te Ascolta il canto del natale che giunge Giunge sofferente Giunge a giugno maturo Ebbro a settembre Freddo a Dicembre Breve come il canto di nostro vivere.
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