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al testo di Rosetta Sacchi
Di notte tutto tace
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Di notte tutto tace il rumore ed il suono il vento ha un’altra voce tu sei ristoro Ed il pensiero quasi s’acquieta all’apice d’un fremito che scema Distratto ha un’altra foce mentre tra sonno e veglia affiora dell'ultima neve la rimembranza Nel buio immenso fiocchi e all’alba un verginale manto.
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Marco Galvagni
- 20/11/2021 17:52:00
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Una poesia di gran valore che si esprime in tre quartine che descrivono il placido silenzio notturno e quindi lacquietarsi del pensiero. Poi ci sono i due bellissimi versi della chiusa con quel "verginale manto" che è unidea poetica non da poco, come del resto tutta la lirica.
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Dedalus
- 18/11/2021 21:05:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
Non vorrei sbagliare seguendo il mio metro interpretativo ma penso sia il caso di poter dire che lautrice in questa scrittura passa da uno stato danimo altamente intimistico, in cui sovrane regnano la solitudine e la nostalgia di una presenza amorosa piuttosto vaga "tu sei ristoro/Ed il pensiero/quasi s’acquieta", ad un quadro di pacata immersione nella natura che il pensiero estrapola dalla memoria "Nel buio immenso fiocchi/e all’alba un verginale manto". Innegabile comunque è lalto grado di lirismo che il testo contiene e del quale la poetessa può far vanto. La poetica del cuore dalla quale spesso si allontana torna periodicamente a pulsare divenendo prima attrice sulla scena del vivere e del sognare. Scrittura dinconfutabile bellezza.
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