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Agapanto

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AGAPANTO
(ἀγάπη ἄνθος)
 
Questo  fiore ha bisogno di luce,
quasi mai meno di sei ore al giorno,
le radici affollate all'intorno
che a dividerle presto si riduce
 
da quel pervinca di cieli invernali,
a sera, prima di entrare in un letto,
a pochi fili avvizziti a dispetto
di cure che parevano irreali.
 
Cos'altro sai che separi la vita
da quella morteinvita ch’è il deserto
di un’altra solitudine infinita?
 
È così arduo avere un cuore aperto,
un'anima un po’ meno avvilita
a interpretare il tuo futuro incerto?
                                                  QuinPcmAgo21
                  (a Бэлла e Marc)
 

 Quin - 15/08/2021 10:59:00 [ leggi altri commenti di Quin » ]

Cara Emanuela, grazie del tuo commento. Neppure io so molto di botanica e quel che so dell’agapanto l’ho trovato su wiki. Ma proprio una breve ricerca mi ha dato lo spunto per usarlo come metafora di qualcos’altro. L’agapanto mi ha fornito l’immagine immediata - lo avevo davanti agli occhi - ma soprattutto delle parole che hanno sollecitato le mie in una direzione. Credo che la poesia sia sempre un frugare fra le parole.
Quanto alla rosa, l’etimo diretto è naturalmente quello che suggerisci ma più indietro alcune ipotesi riportano il nome alla radice protoindoeuropea *wrdho-, "spina" che non va senza ricordare il protogermanico *wurda- all’origine della parola inglese "word" = parola.

Quindi, forse:

Non c’è parola che non abbia spine
non c’è poesia senza una sua fine
ma se una rosa è una rosa è una rosa (*)
è una parola o ridiventa cosa?

(*) "Rose is a rose is a rose is a rose" è, come probabilmente saprai, un verso di Gertrude Stein in Sacred Emily.

Come vedi mi interesso poco di botanica. Un saluto

 Emanuela Lazzaro - 14/08/2021 17:30:00 [ leggi altri commenti di Emanuela Lazzaro » ]

Non me ne intendo di botanica, eppure la pianta l’hai descritta in modo molto originale e curioso. L’uso del greco da un tocco di raffinatezza al componimento, sarei tuttavia curiosa di vedere come avresti descritto una più comune rosa (la cui etimologia deriva dal latino).

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