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Il Cuore della Storia

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Mi son spesso avvicinato

per cercare di svegliarvi

con le mani piene di carezze

Voi vecchietti del tutto ignari

di quel virus che vi è entrato

di soppiatto da schermo piatto

La compagna della sera

sul divano vi ha inchiodato

mentre i neuroni e le sinapsi

affievolivano i vostri passi

Ho deciso di lasciarvi al bivio 

c’era nebbia nel ricordo

che offuscava i visi

nelle maschere ormai grigi

Sembravate già sicuri 

dell’eterna e retta via

con gradini verso il cielo

ed eravate tanti 

con le sporte piene

di storie belle e maledette 

Ma ora nulla vale

era solo potenziale

dell’uomo materiale

ma mi rimane la tristezza

di bellezza ed empatia 

compagni nella via

dov’eravamo illusi

ed a un tratto ci han reclusi

Ma sento ancora il vento 

che spettina i capelli e

dirada un po’ la nebbia

La fila che immensa sale 

si volta e ci saluta ...

Se ne va la Storia 

di gente con un cuore

carpito artatamente

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