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al testo di Gaudenzio Massi
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Mi son spesso avvicinato per cercare di svegliarvi con le mani piene di carezze Voi vecchietti del tutto ignari di quel virus che vi è entrato di soppiatto da schermo piatto La compagna della sera sul divano vi ha inchiodato mentre i neuroni e le sinapsi affievolivano i vostri passi Ho deciso di lasciarvi al bivio c’era nebbia nel ricordo che offuscava i visi nelle maschere ormai grigi Sembravate già sicuri dell’eterna e retta via con gradini verso il cielo ed eravate tanti con le sporte piene di storie belle e maledette Ma ora nulla vale era solo potenziale dell’uomo materiale ma mi rimane la tristezza di bellezza ed empatia compagni nella via dov’eravamo illusi ed a un tratto ci han reclusi Ma sento ancora il vento che spettina i capelli e dirada un po’ la nebbia La fila che immensa sale si volta e ci saluta ... Se ne va la Storia di gente con un cuore carpito artatamente |
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