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al testo di Giancarlo Gravili
Prima o poi si muore
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Questa aria leggera di poche parole porta ricordi e poche vocali e sillabe mal messe. Il vuoto riempie il vuoto e si recide lo scricchiolio del tempo. So cosa fare, potrei essere male infernale e invece mi ritrovo come un fiore di campo a godere dell'aria della sera.
Bella questa vita che se ne va
e poi restano i versi del tuo compromesso. Io vado dove l'anima è libera e occhi non la vedono. Quando ogni male par ridere, il silenzio compare e la tua vita s'avvolge d'ali e un angelo indica il buio. Un tempo scrivevo. Un tempo che sarà altro tempo
mi vedrà anfora antica guardare quel tempo che fu dolore Ultima lirica di mille altre che verranno dove l'alba non ha notte e le oscurità dipinte sono vite vissute. Non amo i saluti che uccidono i vissuti. Siamo solo fruscii che lievi lasciano tracce sulle anime,
niente più, niente altro. E un sogno di ginestra custodirà i petali secchi d'un'estate lontana che ancora mostra il suo calore che nessuno potrai mai capire. Mai ebbi troppe parole per parlare, solo qualche verso e quello che scrissi riempì i miei finti mondi tanto finti da essere veri. Ora finisce quest'ultimo rigo per tacere sul male ricevuto.
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Arcangelo Galante
- 14/07/2020 14:17:00
[ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]
Consigli introspettivi e riflessioni valide, espresse in “narrativa”, con dolcezza e intenso sentimentalismo. Forse, l’intero contenuto già battezzato col titolo, risulterebbe simile ad un sottinteso invito a fermarsi, guardandosi dentro e analizzando i perché delle esperienze dolci e amare vissute, affinché si riesca a intravedere, nella vita, il lato migliore che la stessa potrebbe offrirci. Apprezzata, per il profondo messaggio che risiede, soprattutto, nella serenità del cuore che, spesso, è in eterno conflitto con la realtà che lo circonda, non favorendo la tranquillità della vita che va gustata, in particolare modo, assaporandola nel presente, giacché tutto passa e inesorabilmente, sparisce. Ma soltanto lo spirito sopravvive al tempo impietoso e alla caducità dell’esistenza umana, poiché la vita stessa, sempre si eterna, in un luogo ove non esiste il dolore e il male. Un testo davvero molto prezioso e significativo, che ho voluto interpretare secondo la mia chiave di lettura. Grazie per averlo condiviso!
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