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Musa

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Tu, cosa fai emergere dagli uomini?

Cosa hai fatto al cuor mio?

Bastava che ti guardassi negli occhi

e tanto mi sentivo a un passo da Dio!

 

Ora sei eco che mi trapassa la mente

ahi, pare che non possa mandarti via,

e ci sei tu, al centro di ogni mia poesia

mentre un grido, che nessuno sente

 

mi sale dai recessi dell’anima;

è come grido di animale sofferente

perché tu, ormai, sei troppo lontana

e io piango questo dolore cocente

 

mentre restano sogni spazzati dal vento.

Oh, quanto vasto e grande è questo mio tormento!

Io, che sogno ancora di rivedere quel tuo volto

e di affogare nel suono della tua voce.

 

Mi resta, però, solo qualche sparuta rima

con nel cuore un’eterna eclissi.

Tu, hai infiammato gli spaventosi abissi

della mia infinita fantasia.

 Giuseppe Paolo Mazzarello - 20/03/2020 14:04:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Paolo Mazzarello » ]

Esprime un bel sentire in uno stile elegante e classico.

 Arcangelo Galante - 17/03/2020 17:40:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Un’ode a Colei che esprime la capacità di estrapolare dall’anima ogni sentimento e sensazione, per trasformarle in poesia, portatrice e messaggera di variopinte emozioni, da condividere all’unisono.
Difatti, resta entusiasmante vivere insieme ogni cosa, vestirsi di tanti colori e di tanti umori, che a nessun periodo appartengono, nell’attimo temporale ove, la Musa, plana per l’autore.
Bellissimo componimento, volentieri letto!

 alessandro venuto - 17/03/2020 14:58:00 [ leggi altri commenti di alessandro venuto » ]

Bellissima. Il rapporto con la Musa o meglio il rapporto che Lei ha con noi intesse di sete di infinito le nostre vite e le benedice o maledice a seconda..
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