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Essere in divenire

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Hai mai sentito
I campanacci delle capre
Risuonare alla sera
Mentre in gruppo rientrano
Insieme,
il diffuso belare?
Hai mai visto il sole farsi basso
Fino a tingere di cielo
Le punte dei frassini allineati?
Crini di pennello sottile
Sono i fili d’erba,
terra battuta e soda
consola il piede
che si fa incerto
al calare del buio.
Respiro a pieni polmoni
I colori del giorno che parte
Per dare un po' di ossigeno al cuore.
Una nuova vita si affaccia sul mondo;
sono mai stato pronto?
Di certo non a vivere,
forse nemmeno a diventare.
Mi fermo dove biforca il sentiero
Nel campo di grano,
la campagna m’inonda
di sensazioni piene
che non potrei trattenere
e come il vento tra le pannocchie mature
lascio fluire.
Mi passo le mani tra la barba vecchia di giorni
Per ricordarmi chi ero,
né mi sovviene del tutto;
non certo il mio nome
mi spiega
ma non ci sono parole.
Svaniscono i contorni delle cose,
s’intensificano i colori
e li sento dentro,
non più li vedo
mentre li piango dagli occhi.
Si fa cielo la mente
e tramonto in un tripudio di luci;
Si attenua il dolore,
non si placa la sete.
Oh si,
spaventa ma
è dolce questo essere
in divenire.

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