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al testo di alessandro venuto
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Impresso a fuoco nella penombra il tuo profilo di tre quarti si staglia, nero notte sul negativo della luce bianca della finestra piena. Creatura notturna, giri appena il volto e da sopra la spalla sorridi. Non dici una parola, non ce n'è bisogno. La notte ha portato via con sè tutto ciò che non dovevamo dirci. Sarà custodito con cura. Imprimiti bene nei miei occhi, fotografia di un istante che non posso trattenere nè voglio; memoria eterna di ciò che incarni, godo di questa immagine di te riflessa tra la finestra e la mia retina. Un attimo e già non sei più. Ci sei davvero mai stata? Imago.
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