Scrivi un commento
al testo di alessandro venuto
beata solitudo
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Ma se di me Il dol solo conosco E me stesso me Soltanto vedo, Non altri per come io sono, Non ridere ancora, Dolcissima signora, Pria che il pensier Volga a compimento; Se ciascun di se‘ dicevo Unico al mondo Il mistero sape E il nome, Non labbra su cui pronunciarlo Ne’ un petto morbido Sul quale piangersi, Che resta allora? Menti concave e pensieri convessi Scavano solchi su corpi complessi, Dimagra l’alma in tempi duri Di uomini di paglia. Non io, Alike, Non noi finirem così Ma sull’afflato denso Di un unico sospiro Ognun per se’ Ci troveremo insieme Al di là di ciò che sembra Per significare ciò che è. Bello, certo, Ma non reale. A me poeta Ascrea musa predisse Illacrimata vita In solitudo.
Inviato da Libero Mail per iOS
|
alessandro venuto
- 26/02/2020 19:35:00
[ leggi altri commenti di alessandro venuto » ]
Grazie per la gentile riflessione. Come ha giustamente notato sto, da neofita, giocando con stile metrica e parole in attesa di trovare la chiave di volta. A presto!
|
Emanuela Lazzaro
- 26/02/2020 17:05:00
[ leggi altri commenti di Emanuela Lazzaro » ]
Buongiorno, personalmente io non amo un linguaggio daltri tempi, tra laltro imitare uno stile che oggi non viene più utilizzato è piuttosto difficile secondo me per ovvie ragioni che hanno determinato levolversi della storia, delleconomia, della società (quanto agli usi e costumi), della morale e quindi della letteratura. Quindi sembra un po anacronistico volere scrivere oggi in un modo che non sentiamo più utilizzare già da un po a meno che si tratti di un mero esercizio di stile.Tra luso di un linguaggio arcaizzante nonché lescamotage di troncare le parole dovrebbero inserirsi in maniera continua ma fluida e dosata, senza indulgere a riferimenti moderni o ad espressioni/immagini utilizzati già da Poeti illustri, nel contesto del brano che dovrebbe rispolverare contenuti, messaggi, idee e valori dellepoca a cui si intende riferirsi. Detto ciò, è simpatico lesperimento che hai voluto effettuare ai tempi di internet e di Facebook, tuttavia stai attento che chi troppo vuole nulla stringe.
|
|
|