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Operazione Sorgente di Pace

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Hai lasciato la tua casa
sotto un cielo che ruggiva di bombe.

Sulla soglia il tuo gatto
e la bambola rosa
ad attendere chi distrugge i tuoi sogni.

Il silenzio del mondo è una polvere
che ricopre ogni cosa.

 Lino Bertolas - 19/10/2019 09:40:00 [ leggi altri commenti di Lino Bertolas » ]

Condivido le tue osservazioni, Salvatore.
Di rado scrivo poesie legate a temi di attualità, forse perché temo di scivolare nella retorica, ma le parole così smaccatamente false del titolo mi hanno spronato a farlo.
Certo, la poesia non può cambiare la realtà presente, però può esprimere sentimenti su quanto accade.
Un caro saluto a te.

 Salvatore Pizzo - 18/10/2019 17:41:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Quando ho sentito come i turchi avevano denominato l’invasione della Siria, per annichilire i curdi, un sorriso amaro mi ha schiuso le labbra:"Operazione Sorgente di Pace". Un titolo ipocrita? Una asimmetria inconscia, dettata dall’inconscio desiderio di celare la carneficina in fieri? Oppure una ben architettata operazione di distrazione di massa? Certo, chiamare l’invasione di un altro paese, con la conseguente uccisione di centinaia se non migliaia di persone incolpevoli, ha decisamente un sapore di sarcasmo a buon mercato, di beffa per le vittime che, finalmente, potranno attingere alla"sorgente di pace"offerta dagli invasori. Di orrori la storia è piena, pure l’attualità ce ne ammannisce a piene mani. Ma uno sberleffo così arrogante, così meschino, così crudele, è difficile da rinvenire al presente ed al passato. Nessuno aveva osato tanto fino ad oggi. Ed è decisamente allarmante che venga concesso ad un personaggio, detto Erdogan il sultano, da parte della comunità internazionale. Suona patente per futuri"sultani"che potrebbero decidere di chiamare i loro massacri con denominazioni dal senso poetico e pacifico, per nascondere le miserie e i misfatti più crudeli e prepotenti.
E’da un po’ che rimuginavo queste considerazioni, senza riuscire a dare loro corpo. Adesso, leggendo questi tuoi toccanti versi, mi si sono come materializzati in mente. E mi pare giusto lasciarli qua in calce alla tua chiusa dolente:

"Il silenzio del mondo è una polvere

che ricopre ogni cosa."

Nemmeno polvere sono le parole stese a celare l’orrore: sono solo ipocrisia e miseria umana che non consola ed ancor più ferisce....
Grazie di cuore

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