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al testo di Francesco Battaglia
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Niente d'eccezionale nemmeno stavolta sperando in un segno del proprio volto, ma lo specchio è stato distrutto dai servi, nevrotici di colla s'aggirano smagriti, dimenando le dita nei palmi perdono il volto, che schifo la notte oso dire alla volta che mi precipita sui piedi andanti verso, no, quello che non ho non è altro che io, pur se dedicandomi spesso squallidi versi - soltanto per masturbarmi sui sogni di turpi eccessi -
No. Questi mente ancora. Adesso arriva. No, niente di speciale. Non dovrai far altro che. |
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