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Balli umidi

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I giorni ballano sfrenati 

al cospetto dell'ore annoiate,

se ne stanno sedute mostrando le cosce, 

chi si degnerà di riportarle a casa?

 

Tengono sempre la sua forma

questi spettri mai invitati,

per loro l'uscio lo lascio spalancato,

sia mai mi portino biscotti. 

 

Mi si lasci tastare tra le fogne,

sono solo in cerca della barchetta di carta,

così non ferirò entrando nel porto,

sarà un attracco delicato,

la carezza sarà l'àncora. 

 Francesco Battaglia - 30/09/2019 16:20:00 [ leggi altri commenti di Francesco Battaglia » ]


Grazie sempre per le belle parole.

 Ferdinando Battaglia - 26/09/2019 18:22:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

È interessante notare come il testo arrivi ad un verismo visionario, stemperando la durezza e complessità dell’esistere in esilio dall’età ingenua, con le iconografie dell’innocenza e la delicatezza degli essere gentili.

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