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al testo di Laura Turra
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Sono certa del posto. È stato casa mia e la sua tutta la vita con me. Che qui ancora sia nota ai rimasti è fatto sicuro. Così non mi serve salire le scale, bussare alla porta: nello spazio dov’era, è. Passo per il giardino, mi volto, lei mi saluta.
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Laura Turra
- 20/07/2019 18:19:00
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Gil, la gioia di leggerti qui nella mia casa poetica è pari allo stupore e alla meraviglia che sempre mi lasciano le tue parole. Sei caro, davvero. Grazie infinite. Ti abbraccio stretto, sempre.
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Gil
- 20/07/2019 17:25:00
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Il primo verso ripete, con unurgenza di epifanizzazione, il dettaglio del titolo, quasi a ripetere del Genesi limportanza essenziale ed ineluttabile della nominazione. Allora non occorre altro, non occorre "salire/le scale, bussare alla porta", poiché chi è stato ha toccato la rocciosità dellesistenza, seppure in ossimoro con la sua apparente impermanenza ovvero nel mistero della sua finitezza, quasi a sfiorare per sé il noumeno piuttosto che il fenomeno, lEssere piuttosto che lesistere,proprio perché "ai rimasti è fatto sicuro" il suo nome ovvero lesserci lei stata nel mondo e permane nella memoria e nella memoria del cuore, che fa del giardino la foritura della propria presenza, che appunto non ha bisogno di scale, come quando allapparire del fiore non si dubita più del seme.
Che Tu sia poetessa di elevayo verso, credo oramai sia evidenza acclarata.
Tra i Tuoi immumerevoli lettori, il più immeritevole.
Dev.mo Tuo
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Laura Turra
- 16/07/2019 19:31:00
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Salvatore, grazie sempre dell’affezionata lettura. Buona serata
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Salvatore Pizzo
- 16/07/2019 17:57:00
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Dolcezza di unemozione che ti si stampa in volto, nello scoprire che, un verso, ti rimane lì: piantato come un fiore nel giardino dei ricordi... Splendida sempre un abbraccio
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Laura Turra
- 14/07/2019 11:01:00
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Antonio, ti sono grata per la tua lettura e le parole di apprezzamento. Sai, pur preferendo la scrittura in versi liberi, non disdegno affatto di leggere poesie in metrica e rima, anche le tue, quando le proponi. Un caro saluto
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Laura Turra
- 14/07/2019 10:47:00
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Grazie, Annamaria! Grazie per la sensibilità della tua attenzione. Il tuo commento mi ha restituito una gioia.
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Antonio Terracciano
- 14/07/2019 08:58:00
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Non è vero (come invece forse qualcuno potrebbe credere) che i poeti che si dilettano, come me, ad essere classicheggianti non sono in grado di apprezzare una bella poesia in versi liberi, a condizione però che essa non sia troppo ermetica o non possieda addirittura delle sbavature sintattiche, cose entrambe che, secondo me almeno, allontanano lemozione poetica. Questa notevole poesia della Turra, con parole essenziali, assume un valore universale, perché penso che ognuno porti con sé un numero civico (il mio è lundici, ad esempio) , quello di un palazzo dove si è fermata una gran parte dei suoi ricordi più significativi e dove non è necessario entrare affinché esso ci parli con la voce di chi ci era caro (quella "lei" della poesia potrebbe essere unamica, una sorella, più probabilmente la madre o - perché no? - la poetessa stessa quando era più giovane) . Se alla poetessa può interessare, la informo che, nei miei vagheggiamenti chimico-letterari, ho più volte immaginato che qualche immortale molecola possa essersi staccata, nel passato, nei paraggi della casa, dal corpo di chi vi abitava (anche da noi stessi... ) , con la probabilità di depositarsi su di noi quando vi passiamo davanti!
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Annamaria Pambianchi
- 14/07/2019 08:30:00
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"Passo per il giardino, mi volto, lei mi saluta." Un evento microscopico che con la poesia si trasforma e sale sale sale...fino a diventare un simbolo di passaggi e transiti della memoria. Ripassare davanti alla persona e alla casa un tempo abitata. Un lampo di intensità...
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Laura Turra
- 14/07/2019 05:23:00
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Grazie infinite a te, Giovanni! Un caro saluto
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Giovanni Rossato
- 13/07/2019 22:34:00
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Da antologia Grazie Laura
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Laura Turra
- 13/07/2019 20:04:00
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Alessandra, cara, ti ringrazio davvero di cuore.
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Alessandra Ponticelli Conti
- 13/07/2019 19:47:00
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Mi associo al commento di Ferdinando. Sempre emozionante leggerti. Ciao Laura, un abbraccio Alessandra
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Laura Turra
- 12/07/2019 20:28:00
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Ferdinando, le tue parole sono sempre un dono. Affettuosamente grazie.
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Ferdinando Giordano
- 12/07/2019 18:57:00
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Sei minuziosa ed intima mentre ti muovi come si deve nel creato: minuto il verso di un giorno intimo. Belle le scelte lessicali; e sospese, categoriche quanto basta. Grazie, sempre.
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