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Piccole utopie...

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Piccole utopie
imperfette e aderenti
al disordine dei giorni.
Piccole utopie di frontiera,
a compendio emotivo
della vita quotidiana:

 

nella memoria dell'acqua,
le ferite del cuore che recano il volo;
la chimica dell'inquietudine
nelle ore della bellezza.
La nostalgia del miracolo,
il peso dei segreti.

*

 Antonio Ciavolino - 20/06/2019 09:56:00 [ leggi altri commenti di Antonio Ciavolino » ]

Che bel commento, Gil, articolato e attento. Grazie davvero e per l’eleganza che hai voluto attribuire alla mia scrittura.

 Gil - 20/06/2019 06:24:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

C’è un disordine dei giorni che sembra dire la nostra condizione umana, un esistere senza giustificazione ovvero in ricerca di senso. Bella è allora l’immagine delle "piccole utopie", che diventano orizzonte trascendente emotivamente la percezione del limite in cui siamo, volenti o nolenti, confinati. Piccole utopie che trasformano le "ferite del cuore" in ali, l’inquietudine dei sensi, l’esperienza della teoria di miracoli dentro la vita, l’importanza dell’intuizione di un oltre. Ce lo dice la memoria dell’acqua: abbiamo amato, soamo stati amati, in qualche modo la vita del cuore e dei sensi si è in noi mutata in sangue, corre dentro di noi, è diventata memoria delle nostre vene, nelle nostre vene.

C’è sempre tanta eleganza nei tuoi versi, anche eleganza di contenuti, cui inadeguatamente mi sono provato a dare lettura.

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