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al testo di Quin
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IL MARE (1)
Quando ti accorgerai del mio desiderio Che certo schiavo di troppa bellezza Ma di più ancora e con miglior criterio Fratello di ogni tua debolezza Come un cane sull’usta perduto Giù basso il naso che il vento accarezza Ti segue ovunque ai tuoi passi incollato Ti stupirai o invece capirai Che lo avevi da sempre saputo? E ora quel sogno che vorrebbe aiuto Dimmi, fanciulla, lo deriderai Come un miraggio senile e insensato?
Non farlo donna, non voler strafare Non prenderti gioco del tempo o di me Che’ entrambi nuotiamo io e te In uno stesso identico mare. Quinchissàquandoedove
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