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Guardando te

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GUARDANDO TE

 

Come altre volte ti stavo guardando

Con gli occhi troppo vicini al tuo viso

Quando di colpo per qualcuno dentro

L'arco dei denti si è fatto sorriso

E dalla curva del collo su al mento

Il quadro dal dettaglio ricreandosi

È apparso un volto che era del passato.

 

Il cerchio che si era completato

Mostrava come il tempo non sia

Il fiume che ci muove e porta via

Ma dentro noi una lunga addizione

Di istanti che in noi cercano un accordo

E che la vita é quella condizione

Di un sogno che insegue un ricordo.

                         QuinconGioiaPcAgo18

 

 Quin - 30/04/2019 21:41:00 [ leggi altri commenti di Quin » ]

Grazie Giovanni Rossato del tuo commento. Il tuo cogliere nelle "mie" parole un parallelo/dicotomia fra un tempo esterno che è flusso e uno interno che è somma di istanti, per quanto degno di nota, è più tuo che mio. A me sembra piuttosto di suggerire un nostro umano modo di vivere/essere vissuti dal tempo.

 Giovanni Rossato - 28/04/2019 11:04:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Concordo con Rosa, questi versi non sono banali e l’indagine compiuta sulla natura del tempo è decisamente profonda; soprattutto il parallelo fra il tempo fuori e il tempo dentro di noi dove fiume è l’uno e somma di istanti l’altro.
Grazie

 Quin - 26/04/2019 14:41:00 [ leggi altri commenti di Quin » ]

Grazie Rosa Maria del tuo commento. In effetti se fisicamente siamo acqua per più della metà del nostro peso corporeo, come viventi siamo intessuti di tempo in una percentuale molto maggiore. Forse, individualmente e collettivamente, non siamo che variazioni su quello stesso tema. Forse, se è accettabile la metafora del tempo come una stoffa, possiamo scegliere al più di attribuirle un colore, di dare un senso all’ordito, e come indossarla, e come stupirci ritrovando in un tratto della trama un tratto diverso.

 Rosa Maria Cantatore - 26/04/2019 11:59:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

il tempo... già, il tempo. Spesso è al centro della riflessione poetica: come in questi versi, assolutamente non banali.
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