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al testo di nadia sponzilli
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Ridevo fino a non poterne più oltre quegli occhi duri, tuoi, a dire basta. S'alzava tra noi due il muro di riso raffinato sul quale tu rimbalzavi torvo, integrale non potevi entrare. Aspettavi sulla soglia che in vita non avremmo aperto mai. I muri erano come un labirinto cambiavano sostanza ad ogni giro muri di riso di pianto di vergogna l'uscita ce la dovevamo conquistare. Ora quei muri li ha forati il tempo nelle fenditure ci son nati i fiori c'è un fiore col tuo nome poco più in la uno col mio distanti superficialmente uniti da quelle radici fini che non temono confini. Fiorisco anche grazie a te, al tuo concime
-aspro, sporco- mica ti assolvo sai mi porto dentro quella rugiada verde che libera il mio riso ora sguaiato non ti infastidisce più semmai (ce lo auguro di cuore) libera anche te diventa
amore. |
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