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al testo di Ivan Pozzoni
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Pesta i pugni sul tavolo, poeta incazzato, deluso da un mondo che, indifferente, non t'ha mai sopportato; pesta i pugni sul tavolo, o picchiali sul grugno dei nemici, perché non ti interessa morir di fame, di cancro o di varici. Ulula alle stelle, vomita alla luna, idiota maledetto, i tuoi urli d'angoscia sian taglienti come morsi di stiletto; non abortire rabbia, dolore e aggressività nella tua anima straniera, che, invecchiando, troverà i tuoi déi riversi, immobili, agli angoli d'una scacchiera.
Pesta i pugni sul tavolo, poeta incazzato, schifato da un mondo ipocrita, celebroleso, imballato con pacchetti di cenere lavica, e filo spinato.
[Versi Introversi, 2008] |
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