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Franca Colozzo
- 27/01/2018 18:32:00
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Ringrazio Arcangelo, Ferdinando e Gaudenzio per i bei commenti profusi per la mia umile poesia, scritta però con il cuore in ricordo della prigionia di mio padre nei campi di concentramento nazisti. Lho rivisitata, diciamo così, con un lieve ritocco, proprio in memoria sua. Infatti, sono da poco reduce dalla cerimonia svoltasi presso la Prefettura di Latina per il conferimento, per conto del Presidente della Repubblica, di una medaglia alla memoria di mio padre e di altri cittadini di Gaeta rastrellati e tradotti nei vari campi di concentramento tedeschi successivamente all8 settembre del 1943. Mio padre, ufficiale della Marina Militare Italiana, fu invece prelevato dal sottomarino su cui si trovava presso Pola. Ho fortemente voluto quel riconoscimento per il valore simbolico intrinseco, dopo anni di ricerche estenuanti, per far sì che almeno il suo ricordo lasciasse una traccia indelebile nei suoi nipoti, proprio per non dimenticare le efferatezze di un passato non molto lontano. Mio padre è morto senza onori né riconoscimenti pensionistici suppletivi, essendo stato comandante di navi mercantili. Avrei desiderato che fosse lui in persona oggi ad avere quella onorificenza, ma gli stenti ed i lavori forzati al gelo nei campi di concentramento, ne minarono per sempre la salute tanto da portarlo a morte precoce per enfisema polmonare. A tutto ciò ho voluto dare una voce attraverso questa mia poesia. Grazie ancora a voi tutti per la vicinanza in un momento così sofferto del mio percorso di vita.
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Gaudenzio Massi
- 27/01/2018 17:44:00
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Sublime
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Arcangelo Galante
- 27/01/2018 12:50:00
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Un toccante, quanto adorabile, decanto, nell’elevare la figura paterna, la quale, ha sempre un qualcosa di carismatico ed evocativo. Un riferimento importante, ma anche dolce, che, col tempo, assume toni sempre più forti di nostalgia, per la scomparsa dalla vita della poetessa. Parole riflessive e introspettive, ricolme di gratitudine morale e affettiva verso il proprio genitore. Una dedica descritta in maniera particolareggiata, verso colui al quale, sicuramente, l’autrice era molto legata. Ora è un angelo che guarda e ti protegge dall’alto dei cieli e, certamente, veglia ogni giorno sull’amata figliola e su tutti i suoi cari, con quell’affetto che resterà in eterno impresso nel cuore. Perché, Franca, scrivere una poesia a ricordo di un genitore? Affinché il ricordo sia sempre presente come una fiammella che arde nei nostri cuori. Cordialmente, saluto!
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Ferdinando Battaglia
- 27/01/2018 10:00:00
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Senza entrare nello stile di scrittura ovvero nel merito del lessico utilizzato, trovo la poesia nel contenuto e nel tono molto significativa, poiché, oltre a celebrare la Giornata della Memoria, originandosi da un vissuto famigliare, ha in sé il respiro di un impegno morale, oltrepassando il confine personale e filiale, affinché il futuro non sia smemore del passato, di quel passato, che non solo non deve incontrare il negazionismo, ma deve venire considerata un confine irrecuperabile.
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Franca Colozzo
- 26/01/2018 20:07:00
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Grazie Salvatore, anche se non è stato facile. Un lungo, faticoso cammino attraverso le maglie della burocrazia, persino tedesca, per arrivare al bandolo della matassa, non avendo neppure il numero di foglio matricolare. Ringrazio un amico di Gaeta, conosciuto per caso, che mi ha aiutata nellestenuante ricerca, inviando una richiesta ad un archivio tedesco: International Tracing Service di Bad Arolsen (Germania). Mi dispiace per mio padre che, senza onori e gloria, adesso è cenere nellurna, ma la memoria rimane per sempre fissa nella mente dei suoi cari. Con questa mia poesia, rinnovata nel ricordo, ho voluto fargli un omaggio. Forse mi sta sorridendo dallaldilà...
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Salvatore Pizzo
- 26/01/2018 19:51:00
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Sono molto contento che, pur tardivamente, sia arrivato il giusto riconoscimento per il tuo genitore: troppo spesso ci si è dimenticati dei tanti, dei troppi, che ebbero a patire linfamità e il dolore della guerra, senza mai ottenere udienza... Un saluto
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Franca Colozzo
- 26/01/2018 18:14:00
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Graced ti ringrazio per aver colto lessenza della mia poesia, rivisitata oggi come preludio al giorno della Memoria. Infatti, domani presso la Prefettura di Latina mi verrà consegnata la medaglia alla memoria, per conto del Presidente della Repubblica. Mio padre era parco di parole in merito alla sua prigionia tedesca per il troppo dolore sofferto. Infatti, dopo larmistizio dell8 settembre 1943, fu prelevato dai nazisti a Pola, dove era ufficiale su un sommergibile in rada, e deportato in diversi campi di concentramento in Germania e in Polonia. Perciò, dopo tanti anni senza alcun riconoscimento da parte dello Stato, devo ringraziare un amico che si è prodigato nella ricerca dei suoi trascorsi nei vari campi di concentramento e che è riuscito a mettere insieme frammenti di memorie tali da meritargli la medaglia onorifica.
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Graced
- 26/01/2018 14:19:00
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Un canto triste che esce dallanima che si rivolge ad un padre amato ormai nella memoria con cui si colloquia attraverso il propio io dolente e da cui da cui fuoriescono nostalgia,rimpiantoe tutto lamore che prova una figlia per un padre. Versi che attraggono alla lettura. Complimenti. Un caro saluto Franca, Graced
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