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Vita da cani

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Con gli occhi alla finestra ogni tanto piange

chiuso nell’atto volontario di vivere tutto

attraverso il convincimento fragile

che ogni cosa che lo tocca non è mai stata

e mai sarà sua

 

Si è chiuso dietro un vetro

e da lì non sente o vede niente, piange

ancora una volta ignorando

la montagna che è messa lì inutilmente

la pausa del canto degli uccellini tra i rami

che torneranno anche domani

e forse tornerà anche lui

 

Messo dietro una finestra

piange perché vivere non lascia via di uscita

piange perché alla semplicità delle cose

non c’è nulla che possa aggiungere

convinto anche lui che manifestarsi o meno sarebbe

comunque un pessimo intervento 

 

Chiusi da una finestra

si piange perché uscire è una scelta, l’occasione

di restare increduli a tutto ciò è che fuori

che da sempre è impegnato a crescere e portare

ignari, che aiuti o non aiuti il mondo aspetta l’oro

quello in bocca di chi convive, di chi è ospite

e coincide, di chi ascolta e dopo, solo dopo

aver compreso le sue stupide pretese

adesso ride

 

L’uomo rassegnato sceglie la sua casa in base alla finestra

ci porta ogni cosa voglia proteggere

da tutto ciò che fuori è perfetto per come lo vede

spietato, selvaggio, faticoso, inutile e montuoso

e dopo aver pianto per tutto questo

torna ai suoi ozi e lascia

che si annoi a morte anche il suo cane.

 

 Alessandro Martino - 06/01/2018 11:40:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Martino » ]

gentile, grazie!

 Ivan Pozzoni - 06/01/2018 00:39:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Bella!!! :-)

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