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al testo di Emanuele Di Marco
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Scandaloso in vita
come in morte. Scandaloso trenta e passa anni dopo la morte. Il dramma ha un sorriso ironico, come sempre. Tu oggi avresti forse un sorriso amaro ma ironico appunto, vedendo come nulla è cambiato, scrutando l’universo orrendo. Forse serreresti per un attimo la mascella, gli occhi rabbuiati dietro gli occhiali scuri, vedendo, senza alcuna sorpresa per carità!, che nessuno ti ha ancora fatto giustizia E addirittura rivedresti le stesse facce dietro gli stessi scranni, magari un po’ invecchiate ma quelle. Ciò che avevi affermato con forza allora, e che ti è costato questa vita, ti accorgeresti che resta di un’attualità, davvero troppo sconcertante, intollerabile. Insomma, dopo aver salutato gli amici, con uno sguardo dolce e veloce, decideresti ancora di andartene via, come facevi, verso l’Africa, l’India o lo Yemen, lontano da questo paese di sepolcri, neanche troppo imbiancati. Del resto lo avevi già detto proprio tu ormai un po’ di tempo fa: esser morti o esser vivi, non è che la stessa cosa. |
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