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la poesia morta

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Ci starei volentieri anch’io
ancora a parlare di tramonti, nostalgie, amanti e sentimenti andati a male.
Ci starei volentieri anch’io
ancora a riempirvi le tasche delle mie malinconie, a tediarvi con vittimismi esistenziali e con giorni che non hanno fine.
Ci starei volentieri ancora e l’ho fatto, ma al momento non ci sto più, al momento non si può più.
Poeti, questo ammazza la poesia, la strangola fino a dove è già morta, tra i fiori e i tramonti sta la sua putrida bara.
Vi gratifica scrivervi addosso? Degustare fra attardati decadenti amori depressi o solo immaginati?
Poeti, la vostra è un'arma e mai quanto oggi va caricata.
Caricata contro i barbari
contro i culi e le tette
contro i grandi fratelli
contro i palazzinari e i furbetti
contro i sorrisi e le carità imbonitrici
contro gli impuniti a vita
contro questo fondo di fogna che ristagna e ribolle alle spalle di chi vomita il sangue nelle fabbriche, nei cantieri e pure al bordo delle strade
contro l’opinione pubblica che marcia inquadrata a livello della terra e impaurita ghermisce zittendo chi prova il volo
contro i fariseismi che inchiodano ancora nuovi cristi.
Contro.
Siate più Majakovskij e meno Zivago
altrimenti signori miei, non ci sarà più nessuno a leggere dei vostri fiori, dei vostri tramonti, dei vostri amanti.

 Giuseppe Bisegna - 17/06/2010 11:16:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Bisegna » ]

Ciao Maria, sto leggendo "L’ombra di Creso" in questi giorni e davvero Maggiani ha armato la penna, con eleganza e intelligenza.
Io cerco di dirlo come mi riesce, forse sgrammaticato e volgare ma quella è la rabbia, che non vede indignazione, che non vede un minimo di moto d’orgoglio (a parte nella slavata forma di tifo ai mondiali, forse gli unici posti rimasti per sentire l’inno italiano e vedere un tricolore senza fanatismi e missioni di "pace" da contorno...) di questi italiani che dagli tv, telefonino e vacanze e te li sei comprati. Lo so, è tristezza, tristezza piena ma penso che solo rendendo la poesia una forma di rivolta (non violenta), cioè portarla al quotidiano per denunciare lo schifo dei maiali (con sommo e supino rispetto per l’animale, ci tengo a precisarlo)che vogliono affondare questo paese, essa ritornerà a trovare menti libere e oneste capaci di apprezzare tramonti e stelle e commuoversi ancora.

 Maria Musik - 16/06/2010 23:45:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Maggiani con il suo "L’ombra di Creso" lo ha fatto, dimostrando a tutti noi come si arma una penna. Tu ce lo urli contro e fai bene. Anche io, nel mio minuscolo, ultimamente non canto più d’amore e foglie morte! Forse, a molti di noi, la giusta dose di fiele è arrivata alla bocca e ci intingiamo la penna. Ma che tristezza, caro Giuseppe. Verrà il tempo in cui ci riprenderemo i nostri tramonti e le notti sui tetti a guardare le stelle?

 Anonimo - 16/06/2010 23:23:00 [ leggi altri commenti di Anonimo » ]

Con i tuoi scritti risvegli in me sentimenti di un antico popolo nobile, forte e valoroso...poi esco di casa e mi accorgo di essere italiano

 Giuseppe Bisegna - 16/06/2010 22:52:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Bisegna » ]

Ciao Antonio, è vero, in effetti mentre scrivevo ho pensato piuttosto ad un manifesto che ad una poesia. Spesso scrivo per sfogo e quindi (ma non automaticamente) per pensieri che mi frullano nella mente e nel fegato! Peccato (me neanche tanto, anzi per niente) che per postare gli scritti ne La Recherche ci siano solamente Poesia - Aforismi - Prosa e Narrativa che comunque bastano e avanzano, anche se confesso che a volte sento la mancanza di un "contenitore" per i Pensieri che solitamente mi ritrovo a scrivere, si pensieri, perchè dal mio punto di vista la gran parte dei miei post in Poesia sono pensieri e non poesie.
Insomma sono stato contorto e poco lucido ma spero di avere reso l’idea, grazie dell’attenzione :)

 antonio - 16/06/2010 20:20:00 [ leggi altri commenti di antonio » ]

Almeno deliziarci in versi... questo è un manifesto non una poesia.

 Lorena Turri - 15/06/2010 10:32:00 [ leggi altri commenti di Lorena Turri » ]

Ma la denuncia la si può fare anche scrivendo di amori, di fiori, di tramonti... Apollinaire denunciava il male della guerra mentre scriveva "Gli Amori"...

 Roberto Maggiani - 14/06/2010 22:30:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Come al solito Bisegna ci carica della sua passione sociale e politica... sono d’accordo, anche se a me piacciono tantissimo i temi che un poco attacchi... penso che ci sia, come al solito, un tempo per tutto... ora, anche per me, è il tempo de L’ombra di Creso...

 giuliano - 14/06/2010 21:12:00 [ leggi altri commenti di giuliano » ]

hai perfettamente ragione!! Bravo Bisegna!!

 Loredana Savelli - 14/06/2010 19:43:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Colpito e affondato.
Bravo Giuseppe!

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