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al testo di Loredana Savelli
Il mattino ha loro in bocca
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Franco vuol dire"libero": di essere un po’ ribelle
ma ubbidiente alle sorelle. L’imago femminile, l’altra faccia del dover essere primo(genito).
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Occhi grigi di chiara ragazza: il nero li evidenzia - camoscio o cerbiatto,
con l'ombra corta, arrampica il tempo e poi lo disperde. Non sa che la vita è un trucco.
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Gambe nervose, cincia gioconda, di sera canta e salta di mattina sistema le piume aerodinamiche. La sua realtà è un sudoku un po' magico.
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Franca Alaimo
- 02/06/2010 22:59:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
Tre ritratti e tre personalità diverse, che vengono fuori con piccole pennellate verbali, affettuosamente ed accuratamente scelte. Tre creature che crescono (lombra corta del passato) e che portano con sè tutta la speranza della vita acerba e tutta la freschezza del sentire. Poesie, queste, che raccontano la vita nel suo continuo proporsi attraverso i figli, nostre corteggiate proiezioni nel futuro. Poesie damore, dunque, che danno una risposta positiva allo sconforto dellanima e delletà. Grazie, dunque, a Loredana per questi dolci frutti della sua poesia.
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Maura Potì
- 02/06/2010 22:36:00
[ leggi altri commenti di Maura Potì » ]
Daccordo con Nando, il potere evocativo è forte in questo tuo ritratto poetico e...la mia partecipazione emotiva lo è ancora di più : ) Sei unica, Lori
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Nando
- 02/06/2010 18:03:00
[ leggi altri commenti di Nando » ]
(Mi sembrerebbe)
Nel contesto delle relazioni parentali, ogni nome di figlio evoca un effluvio di sentimenti, genera poesia; per me che sono soltanto "lettore", Francesco e Chiara rivestono una potenza evocativa tutta particolare. Un sentito omaggio al vissuto familiare. Quando condividere è donare...
Ciao Lory
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