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al testo di Gianfranco Aurilio
Eucalipti al vento
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Al suolo si prostra la chioma che dal vento sferzata imponente ondeggia. Par che di riposo saper non voglia e incessante il suo suono assorda. Un passerotto, che impavido non fugge, su un ramo trasportar si lascia. E dondola dondola l'eucalipto al vento e la chioma di foglie orgoglioso ostenta. Ai suoi piedi a guardar rimango, un tappeto di foglie delicato m'avvolge e anch'io trasportar mi lascio.
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Loredana Savelli
- 18/04/2010 14:46:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
E una bella poesia. La scelta stilistica di posizionare il verbo alla fine di ogni strofa "antichizza" un po il tutto, probabilmente in accordo con il contenuto che, essendo svincolato da un tempo e da un luogo precisi, vuole avere un tratto di eternità. Può essere?
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