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*

 

Ci stai bene e ci tiri sopra una lode

che all'harem si piega la testa per entrare

dalla porta degli uomini, come fanno le lepri nelle tane

 

che mi reclami, mi provi e mi quadri

e piovono archi e travi. La nuova disposizione

è carica di pieghe e di giocattoli di gomma maschia

 

guarda, non è cosa né figura, ma proprio niente

e  mi scuote un senso sopito che ha pensieri di schiava

 

la passione continua

a studiare ogni via, si aggrofiglia nei giorni

osserva i filobus e s'incastra nelle curve degli occhi

reclama e sciama

il tuo piccolo baricentro si commuove

a uno o due milioni di dolori che abbassano

e mi pare che siano gli alberi che si piegano quando passo

o forse sono le mie catene che si preparano alla guerra.

 

*

 

Poi che mi scendi le scale addosso

ripeti che merito ogni nodo nei capelli

due fondi di bicchieri verdi, pesanti fiumi

amori carcassa che attraversano la strada

e che parlano in lingue straniere

arrivano e partono distraggono poco i pensieri

degli anni rabberciati di attese e travestimenti

tutto o niente e nulla sei stato

inchiodato a me nei panneggi dei letti

e nelle radiocronache continue dei miei lamenti

madre della compassione e dell'insoddisfazione

ci lascio l'oro della fede e le nozze di due vecchi amanti

vengo in pace dietro di te

radunando gli errori che vanno, sostano e sfasciano

statue di noi riflessenelle ombre

agli angoli delle stanze o delle piazze.

 

 

 

[ Da L'ingombro, Le Voci della Luna ]

 

 

 Nando - 10/03/2017 06:42:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Al contenuto riserverò altre letture, un piccolo studio, ché non si può afferrare immediatamente il senso di un testo poetico ben scritto; qui di questo si tratta in prima analisi: una scrittura poetica di livello, ben costruita, versi che hanno trovato la loro formulazione o versi-formula referenti di un dire altrettanto notevole. Si capisce - o si crede di capire - sempre un po’ di più su che cosa sia la poesia leggendo una poesia riuscita, o meglio: non un unico esemplare nato per caso, ma uno stile e uno stile fiorito su letture, studio e ricerca, nonché pensiero e riflessione.
"Aggrofiglia", errore creativo, per dirla alla Rodari, o genialità lessicale?

 salvatore violante - 09/03/2017 00:02:00 [ leggi altri commenti di salvatore violante » ]

e che vuoi commentare! qualsiasi parola si aggiunge diventa retorica.

 Roberto Maggiani - 07/03/2017 17:38:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Grazie a te per averci inviato il libro.

 Simonetta Sambiase - 06/03/2017 23:26:00 [ leggi altri commenti di Simonetta Sambiase » ]

Sono onorata. Grazie. Grazie di cuore.

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