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al testo di Silvia Scorrano
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Dove sei quando i polpastrelli vogliono sapere lo spessore della tua pelle tracciando i confini della tua figura, quando le mie unghie vorrebbero suggerire un brivido in quelle zolle di carne scolpite dalla bellezza.
Dove posso trovare il tuo sguardo quando voglia fare bagni al chiarore della luce delle emozioni che da esso trapelano.
Dove posso incontrare le tue labbra per assaporare la tua passione lenta e vitale che mi inghiotta infine nella frenesia del sentimento che si sprigiona dal mio e dal tuo petto.
Dove posso ascoltare il tuo fiato accordarsi al ritmo della musica delle sfere che accompagna i nostri corpi quando si trovano ad unirsi sotto questo infinito decorato dagl'astri.
l’odore della tua pelle e del tuo sudore quando sei così vicino da farmi naufragare nelle onde del piacere.
Dove sei quando ti sento così vicino senza averti ancora accanto, in questo spazio di tempo in questo tempo nello spazio in un brivido che indica la risalita dell'energia nel mio corpo.
Ascolto tutte le sensazioni che dall'eco della tua immagine, delle tue parole e finanche del tuo silenzio amplificano la capacità di saperti identico all'Amore.
Sei l’avvicendarsi della mia luce con le tue ombre, delle mie ombre con la tua luce; la copia speculare della mia personalità, una frazione della mia anima che traggo da ogni rima, nascente e sempiterna, della mia dolcezza col tuo vigore: poesia che si fa udire in un estatico modo d’essere della nostra accoppiata; sei la seconda impronta della mia identità, altra carne che ospita la mia stessa metafisica realtà.
T’amo come il vento fa sentire l’aria, t’amo come scossa che fa vibrare l'anima: tu la manifestazione della mia energia nascosta.
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