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al testo proposto da Gian Piero Stefanoni
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Signore, ricordati non solo degli uomini di buona volontà ma anche di quelli di cattiva volontà. Non ricordarti di tutte le sofferenze che ci hanno inflitto. Ricordati invece dei frutti che noi abbiamo potuto portare grazie al nostro soffrire: la nostra fraternità, la lealtà, il coraggio, la generosità e la grandezza di cuore che sono fioriti da tutto ciò che abbiamo patito. E quando questi uomini giungeranno al giudizio fa che tutti questi frutti che abbiamo fatto nascere siano il loro perdono.
(Poesia preghiera scritta da uno sconosciuto prigioniero del campo di sterminio di Revensbruch e lasciata accanto al corpo di un bambino morto). |
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