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al testo di Giulio Di Lucchio
Tramonto da subire (morte di una penna)
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Annuncio la mia dipartita da pagine ingiallite, il ricordo di quando è cominciato si è dissolto in un'alba bizzarra.
Segno qui l’ultimo tratto, o punto, di ciò che più mi è stato caro, dipende da quanto ne è rimasto e oltretutto non m’importa!
Ecco l’ultima goccia che passa attraverso il mio corpo sottile, eccola uscire, viene assorbita da pagine di nuova vita!
Finita la mia essenza non rimane che un tramonto da subire!
Finito me, non resta che una penna senza inchiostro. _.
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