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al testo proposto da Mariangela Nonanta
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Ti vedo MATER viso cianotico, marmoreo, pari dormire in un letto d'ospedale dove sei stata portata per un'operazione da fare rimandata, alquanto di vecchia data eppur mi strazia il cuore vederti là distesa immota tra bianchi teli con su dosso quel pallore, con mille ampolle intorno, qui, non passano le ore! SONO NUOVAMENTE NELLA DIMORA DEL DOLORE Già, dentro, muore la bimba che da te nacque e tanto sola in cor mi sento, o madre, se tu mai dovessi mancare, non esisterebbro più sole, nè terra, nè mare, vorrei sussurarti dolci parole, coprirti di baci e tenerezze ma l'indole mia , questa non è sento dentro di me un'infernale dolore mi viene un gran batticuore tremano i ginocchi e aspetto soltanto che tu riapra gli occhi tu sei l'unica che l'uscio sempre mi apre l'unica che dà e non pretende sei l'unica che tace anche quando questo spirito bizzarro offende, offende!
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