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al testo di Giuliana Campisi
La ninfa del lago
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Verde giada d'oriente, nei riflessi d'acqua irridescenti, la ninfa si specchia, nella goccia di rugiada che abbraccia la foglia assetata si disseta. Il lago l'aspetta paziente, si stende immobile e silenzioso nel suo grembo materno, racchiude una perla di magica luce. La ninfa si specchia vanesia in quell'onde dormienti e lievemente danzando gli fa da compagna. S'aprira' quella bocca che di mandorle e miele ne ha tenuto il sapore, nascera' quella perla senza tanto dolore ed il lago ormai liberato, sciogliera' i suoi capelli intrecciandoli a foglie e ninfee e al nuovo giorno trovera' da guardare, sdraiata ai suoi bordi, raggi di luce e intrecci di rami ricamati nel cielo.
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