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Redenzione

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In un cielo di miriadi di stelle
udii chiamare il mio nome,
una domanda percuotere la Notte:
« Dove sei? »

Non seppi rispondere:
nella nudità del mio mutismo
non ritrovai più le parole,
era perduta la via del ritorno.

Poi, il Cristo rispose per me:
« Abbà, Padre! ».

 Fiammetta Lucattini - 20/01/2010 20:11:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Una straordinaria poesia che si conclude mirabilmente con l’invocazone al Padre che tutti ci ama. Un corale benvenuto da tutti i cuori poeta de "La Recherche".

 Ro. Per. - 19/01/2010 21:07:00 [ leggi altri commenti di Ro. Per. » ]

Me le sono lette tutte con euforia... Caro Ferdinando, spero proprio che ce ne concederai delle altre. Sei convinto di conservare nella tua Bio la non-definizione di "poeta"? Cento mille di "non-poeti" come te!

 Emanuele - 19/01/2010 11:33:00 [ leggi altri commenti di Emanuele » ]

grazie di questa bella, "religiosa", sincera poesia.
è vero i versi

"In un cielo di miriadi di stelle
udii chiamare il mio nome..."

sono particolarmente riusciti... una eco pascoliana, forse?

 lino - 18/01/2010 16:41:00 [ leggi altri commenti di lino » ]

In un cielo di miriadi di stelle
udii chiamare il mio nome..."

Ho particolarmente apprezzato questi due versi, nei quali - tra la miriade di stelle - credo si possa ritrovare l’incredulità (la quale convive con la fede) di ogni singolo e minuto uomo che si sente chiamato.

 Loredana Savelli - 18/01/2010 13:57:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

La stessa domanda fatta ad Adamo, la medesima nudità. La nostra, di uomini di ogni tempo. Da qui la necessità della Redenzione. Molto bella (hai letto mai David Maria Turoldo?)

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